PRIMAVERA
Accoglie bambini dai 24 ai 36 mesi in locali adeguati con personale educativo specializzato. Concorre con le famiglie alla crescita e formazione nella garanzia del diritto all’educazione, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa. Opera di una pedagogia in cui le persone, lo spazio, il tempo, i rapporti, le attività sono organicamente interagenti in un clima di serenità, gioia, impegno, partecipazione, dialogo e paziente attesa dei ritmi di crescita di ciascun bambino.
VIDEO DI PRESENTAZIONE
I VALORI
Optiamo per il potenziamento di un insieme di valori propri del nostro patrimonio educativo:
fiducia nei bambini, che sono il cuore del nostro progetto educativo e i protagonisti del futuro;
rispetto per la vita come regalo ricevuto e come fonte di impegno e di responsabilità;
accoglienza incondizionata della persona, l’appoggio positivo e l’accompagnamento nella costruzione di un progetto di vita più umano;
personalizzazione delle relazioni con un’attenzione particolare alla diversità dei singoli e delle culture.
FINALITA'
Formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali; Cura dei bambini con un’assistenza-presenza educativa costante; Collaborazione e condivisione con le famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.
L'ATTIVITA' EDUCATIVA
L’attività educativa è fondata sulla programmazione che prevede una scelta mirata di obiettivi, contenuti, metodologie, attrezzature adeguati ed aperti alla realtà e ai suoi cambiamenti, nonché sulla scelta di strumenti che ne verifichino gli esiti e l’efficacia. La programmazione didattica nella quale si esplicitano gli obiettivi educativo-didattici è presentata ai genitori nel corso degli incontri.
OBIETTIVI
Gli obiettivi educativi e di apprendimenti presenti si riferiscono al raggiungimento di competenze specifiche e riguardano: lo svolgersi delle abitudini quotidiane per favorire l’autonomia; la conoscenza dell’ambiente; il consolidamento di relazioni significative ed affettive che spostino l’interesse del bambino dai soli genitori ad altre figure; la capacità di comunicare e di riconoscere le proprie abilità e competenze; la realizzazione di un contesto nel quale il bambino sia soggetto attivo.
AMBITI DI SVILUPPO
corpo e movimento; identità corporea e orientamento spaziale; sviluppo dei linguaggi espressivi; sviluppo senso – percettivo; sviluppo del linguaggio verbale; sviluppo cognitivo; sviluppo delle percezioni; sviluppo dell’autonomia; sviluppo affettivo-relazionale-sociale; sviluppo del senso religioso.
PROFILO DEL BAMBINO DAI 24 AI 36 MESI
Un riferimento costante per la programmazione delle attività educativo didattiche, per l’aspetto organizzativo di spazi, tempi, attività che coinvolgono e vedono come protagonista il bambino. Il Collegio docenti ha elaborato un “progetto di continuità” tra la Sezione Primavera e la Scuola dell’infanzia che mette in luce le modalità di integrazione dei bimbi in questo fondamentale passaggio.
INSERIMENTO
I bambini entrano in contatto con un ambiente molto diverso da quello familiare. Ogni bambino, a seconda della sua storia personale, delle sue esigenze evolutive, ha tempi e modalità diverse per relazionarsi e aprirsi.
L'EDUCATRICE
Cura l’aspetto emotivo e affettivo della relazione, trasmette sicurezza al bambino per aiutarlo a superare la paura di essere abbandonato. La delicatezza, la gradualità di questo momento permette al bambino e ai genitori, di accettare con fiducia la nuova situazione.
Il RUOLO DEI GENITORI
L’inserimento del bambino alla sezione Primavera, coinvolge emotivamente anche i genitori. Un inserimento positivo è presupposto fondamentale di successo educativo. La compilazione della Scheda conoscitiva del bambino, da parte dei genitori, permette alle educatrici di conoscere le abitudini primarie del singolo bambino e al genitore di esprimere ansie e dubbi.
Nella prima settimana di scuola, la frequenza è graduale ed è accompagnata da un genitore, affinché non vi sia una rottura improvvisa dei riferimenti che fino a quel momento hanno dato sicurezza al bambino nella sua normalità e quotidianità. La presenza della mamma, o di una figura significativa per il bambino, viene gradualmente ridotta finché le nuove figure di riferimento, le proposte educative e l’ambiente, saranno conosciute ed accettate.
ATTIVITA'
Sono organizzate per "Progetti" e strutturate in "Laboratori":
Gioco euristico: promuove le capacità di concentrazione, esplorazione e risoluzione dei problemi. I bambini operano con uno scopo e sono concentrati. Grazie alle abilità fisiche e manipolative traggono anche piacere e soddisfazione fisica dall’attività che svolgono. Si favorisce lo sviluppo di un nuovo tipo di concentrazione che tiene conto anche degli spostamenti.
Senso Percettivo: le attività proposte in questo ambito sono rivolte all’acquisizione e alla costruzione delle conoscenze, con riferimento agli aspetti percettivi, costruttivi, attivi, logici e creativi della mente.
Grafico – pittorico: per stimolare e accompagnare la creatività dei bambini offrendo loro la possibilità e lo spazio per potersi esprimere liberamente con gioia usando tecniche diverse.
Motorio: per favorire e sostenere lo sviluppo psico-fisico del bambino in armonia con se stesso e con i compagni.
Musicale: per favorire nel bambino la capacità di percepire, ascoltare e discriminare suoni fino al raggiungimento della capacità di ripetere e produrre un semplice ritmo musicale.
Travasi-manipolazione: si propone, attraverso l'uso di vari materiali (pasta di sale, das, plastilina, farine) e di elementi naturali (carta, stoffa, foglie, rami, fiori, etc.), di sviluppare numerose attività divertenti per il bambino che stimolano in lui il piacere della scoperta e dell'esplorazione e favoriscono lo sviluppo di competenze motorie, cognitive ed espressive.
Religione: per favorire nel bambino l’espressione spontanea del “senso di Dio” presente nel cuore di ogni bimbo ed il primo approccio con l’amico Gesù e i contenuti della fede.
METODOLOGIA
Coinvolgimento diretto delle educatrici e dei bambini dove il "far fare" significa "facilitare l’apprendimento" anche e soprattutto attraverso giochi in cui sia possibile porsi dei traguardi formativi, tenendo conto dei prerequisiti del bambino avvolgendolo in un clima di amorevolezza, in un contesto di relazione dinamica con l’ambiente che lo circonda. La metodologia è:
Sperimentale cioè tesa a conoscere, ripensare e mettere a punto percorsi a misura di bambini;
Aperta, pur mantenendo il riferimento alle tradizioni pedagogiche, alla professionalità e capacità delle educatrici e al contributo educativo di altre istituzioni;
Progettuale in quanto tesa a realizzare e ripensare i percorsi didattici e impegnata a individuare interventi per lo sviluppo intellettuale, cognitivo, affettivo e sociale.
Si pone dei traguardi formativi tenendo conto della motivazione e del sapere dei bambini e dei livelli a cui essi possono giungere con un aiuto adeguato. Mira a scegliere i contenuti che impegnino e sviluppino le diverse aree di abilità, e ad attivare un’osservazione continua dei bambini offrendo loro sostegni adeguati.